Capita spesso, nelle case italiane, di sentire strani rumori provenire dai termosifoni. Li si ignora o si pensa a un fastidio passeggero. Eppure, dietro quei suoni si nascondono segnali veri di problemi nell’impianto di riscaldamento. Questi malfunzionamenti – che non sono solo un problema di comfort – influenzano anche la bolletta energetica. Con l’arrivo dell’inverno, quando il riscaldamento diventa fondamentale, chiudere un occhio sugli avvertimenti sonori non è mai una buona idea. Se dal termosifone si avverte un fischio strano, quasi sicuramente c’è un difetto tecnico da risolvere. Spesso, chi ha impianti più vecchi lo sa bene: interpretare questi segnali può evitare sprechi e guai. Un dettaglio – non così banale – riguarda capire esattamente di quale rumore si tratti, perché le cause possono essere diverse e il rimedio specifico.
Le cause dietro il fischio dei termosifoni
Il punto di partenza? Capire il tipo di suono. Quando il fischio è forte e continuo, di solito significa che l’acqua fatica a passare per le tubature. Il motivo: qualche ostruzione creata, spesso, da depositi di calcare o da valvole troppo strette, che frena il flusso. Anche solo allentare un po’ la valvola può dare sollievo, però se il problema persiste, meglio chiamare un tecnico.

Un altro rumore che capita frequentemente è quel “tic-tac” tipico, dovuto alla dilatazione delle tubature quando si scaldano. Più presente sugli impianti datati, questo fenomeno è normale – almeno fino a un certo punto – ma fa bene tenerlo d’occhio, per evitare che nel tempo si creino crepe o pieghe. Quelli che vivono nelle grandi città , per esempio, lo notano soprattutto durante il freddo intenso e spesso sottovalutano l’importanza di un controllo professionale.
I segnali di guasti seri nei termosifoni: colpi secchi e accumuli
Ci sono poi altri rumori, più preoccupanti – tipo colpi secchi – che raccontano di problemi più pesanti nell’impianto. Ad esempio, quando le valvole sono montate male o scatta il cosiddetto “colpo d’ariete“, un brusco cambiamento di pressione che provoca scosse e suoni acuti alle tubazioni. Segnali così vanno presi sul serio e serve l’occhio esperto di un tecnico per limitare danni e mantenere l’impianto efficiente. Poi, il rumore che ricorda l’acqua che scorre male spesso indica un accumulo di morchia: ruggine, particelle metalliche, detriti – tutto materiale che rallenta l’acqua e riduce la capacità di riscaldare. Le superfici diventano meno calde, la spesa per il gas e l’elettricità sale. Troppo spesso, soprattutto in città dove la manutenzione è fatta a singhiozzo, gli abitanti non si accorgono di quanto sono messi male gli impianti. Rivolgersi a un professionista è la strada migliore per evitare spese extra e danni difficili da sistemare, fidatevi.
