Il ritorno del vinile rilancia la pirateria musicale classica su larga scala in tutto il mondo

Il ritorno del vinile rilancia la pirateria musicale classica su larga scala in tutto il mondo

Simona Ruspo

Dicembre 18, 2025

La riscoperta del vinile – ormai di moda da un po’ di tempo – ha riportato in auge un vecchio problema che si pensava passato di moda: la contraffazione. Negli ultimi mesi, la pirateria legata ai supporti fisici è tornata a mettere in allarme gli addetti ai lavori. Vinili e CD si ritrovano coinvolti in un mercato parallelo, dove copie taroccate si mischiano ai prodotti autentici – creando sconcerto fra chi compra. E il problema non prende di mira solo i negozi fisici, ma specialmente le piattaforme online, dove i dischi falsi spesso convivono con quelli originali. In un’epoca d’oro per lo streaming, però, la vendita dei dischi continua a contare parecchio per il fatturato delle case discografiche.

Come la contraffazione colpisce vinili e CD

Secondo i controlli recenti, la maggior parte dei dischi falsificati arriva principalmente da due aree: Russia e Cina. Lì, si producono vinili e CD cloni, con qualità sorprendentemente buona rispetto ai soliti falsi scadenti. Le copertine, ad esempio, vengono stampate con macchinari sofisticati, così curate nei dettagli da ingannare anche i consumatori più esperti. Non si tratta più di riproduzioni casalinghe, ma di prodotti studiati per somigliare il più possibile agli originali. Alcuni, purtroppo, sottovalutano questo aspetto – soprattutto quando vedono dischi a prezzi molto bassi o venduti su canali poco ufficiali.

Il ritorno del vinile rilancia la pirateria musicale classica su larga scala in tutto il mondo
Una mano sorregge un disco in vinile nero con etichetta blu, simbolo del settore musicale di fronte alla pirateria. – accademiaitalianadelcanto.it

E i canali di vendita? Non bastano più i mercati informali: la pirateria prospera anche su piattaforme ben note come eBay, Amazon e certi siti di scambio tra privati. Questi ultimi sono particolarmente delicati perché spesso mancano strumenti efficaci per bloccare i falsi. La quantità di materiale piratato sui marketplace digitali comuni la dice lunga sulle difficoltà nel tenere tutto sotto controllo e sulle complicazioni nel regolamentare il settore.

Il fenomeno delle raccolte e degli album non autorizzati

Non è solo una questione di singoli vinili o CD: la contraffazione si spinge spesso fino ai cofanetti e alle edizioni speciali. Questi articoli rispondono a una domanda crescente da parte di collezionisti e appassionati veri. Un esempio tipico riguarda i cofanetti illegali che raccolgono i greatest hits di artisti famosi. Alcuni vinili quadrupli colorati – nati per il solo mercato ufficiale – sono stati riprodotti in modo illecito e venduti in certe zone estere, come la Russia.

C’è poi un fenomeno meno visibile ma in crescita: la trasformazione non autorizzata di album disponibili solo in streaming in versioni fisiche pirata. Vinili e CD senza autorizzazione, che finiscono tanto nelle vendite tradizionali quanto online. Se vivi in città come Milano o Roma, ti sarà capitato di incappare in questi prodotti pirata più di una volta. A soffrire di più sono spesso le etichette indipendenti, già messe a dura prova dal mercato sempre più articolato.

Insomma, la situazione sembra stagnante e piena di incognite. Più filtri nelle piattaforme di e-commerce servirebbero per individuare e rimuovere velocemente le copie false. Nel frattempo, appassionati e collezionisti devono affidarsi – spesso – al proprio occhio esperto per distinguere tra vinili autentici e falsificati, in un panorama dove qualità e truffe si mescolano sempre di più.

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