L’abitudine serale che rallenta l’arrivo immediato del sonno e complica il riposo notturno

L’abitudine serale che rallenta l’arrivo immediato del sonno e complica il riposo notturno

Simona Ruspo

Dicembre 23, 2025

Quando la sera arriva e il corpo reclama riposo, capita spesso che la mente voglia fare i conti con mille pensieri. Il sonno, insomma, si defila, diventa un traguardo complicato da raggiungere. Diciamolo: la frenesia dell’epoca digitale e l’uso continuo di dispositivi tecnologici esercitano una pressione non da poco sulle nostre capacità di rilassarci davvero. E poi, sono quei piccoli gesti nella routine serale – semplici, quasi banali – che spesso bloccano il sonno, impedendo al corpo di ritrovare il suo equilibrio naturale. Serve quindi un’occhiata attenta alle abitudini, per mettere le basi a un sonno più veloce e profondo. La tensione, sia mentale che fisica, pesa parecchio, ed è per questo che occorre creare un momento serale che sappia alleggerire entrambe.

Il legame tra ansia serale e abitudini che compromettono il sonno

Se abiti in una grande città, sai bene quanto l’ansia serale faccia parte della quotidianità. Le pressioni accumulate durante il giorno – e le continue sollecitazioni – tengono la mente sveglia anche quando il corpo vorrebbe mollare. I pensieri legati a impegni e preoccupazioni fanno da freno al rilassamento, creando una veglia interna che rallenta il sonno. Ma c’è di più: dispositivi come smartphone, tablet o computer emettono una luce blu che fa scherzi fastidiosi – in primis interferendo con la melatonina, quell’ormone naturale che regola il ritmo sonno-veglia.

L’abitudine serale che rallenta l’arrivo immediato del sonno e complica il riposo notturno
Una donna a letto, con la luce del cellulare che le illumina il viso. L’uso serale di dispositivi elettronici ritarda il sonno. – accademiaitalianadelcanto.it

Spegnere gli schermi un po’ prima di coricarsi? Aiuta davvero a prendere sonno più in fretta e ad avere un sonno più intenso. Tra le tecniche per “calmare” corpo e mente spicca la respirazione 4-7-8: un metodo che insegna a regolare il respiro con un ritmo specifico, utile per mollare la tensione fisica e raggiungere uno stato di calma. Farlo spesso, inserendolo nella routine serale, abbatte l’ansia notturna e prepara il terreno per dormire.

Un dettaglio spesso trascurato riguarda le onde cerebrali: durante il sonno assumono lo stato alfa, ideale per rilassarsi a fondo. Ripetere affermazioni calme in quel momento ha un effetto positivo: la mente si predispone al riposo. Tagliare fuori alcune abitudini poco salutari la sera cambia davvero molto. Basta qualche piccolo accorgimento e il tempo per addormentarsi può scendere fino a pochi minuti – parola degli esperti, mica fantasia.

La forza di una routine serale studiata per il rilassamento

Ormai la maggior parte di noi chiude la giornata circondata da schermi e stimoli digitali. A ogni modo, è meglio scegliere attività che favoriscano il rilassamento reale, questo sì. Praticare meditazione e respirazione profonda dice al corpo e alla mente di rallentare, e così anche i muscoli si distendono: l’ideale quando si vuole addormentarsi senza impazzire.

Oltre al “cosa”, conta molto il “quando”. Scemare le luci forti e preparare la stanza con aromi naturali – tipo lavanda o camomilla – agevola il corpo a capire: ora si tratta di rilassarsi. Scrivere ogni tanto su un diario pensieri positivi? Un gesto semplice ma che rinforza l’orientamento verso il riposo. Anche l’attività fisica leggera fa la sua parte: una camminata breve, qualche allungamento sciolgono l’adrenalina accumulata durante la giornata.

Chi è spesso sotto stress sa bene quanto contino queste strategie. Donne sopra i 35 anni, giovani un po’ sedentari o lavoratori sotto pressione – insomma, gruppi diversi che condividono una cosa: la necessità di rompere il ciclo di ansia e stimoli. Una routine serale curata – con costanza – può fare la differenza per migliorare la qualità del sonno.

Strategie concrete per addormentarsi in tempi rapidi

Molte culture vantano metodi antichi e consolidati per favorire un addormentamento veloce, puntando a sciogliere muscoli e mente. Tra questi, uno molto noto – tramandato dai monaci – combina visualizzazioni mentali con un controllo rigoroso del respiro, per allontanare le preoccupazioni che agitano la mente. Simile ma diversa è la tecnica del rilassamento muscolare progressivo, che scioglie gradualmente tutte le tensioni accumulate, preparando il corpo a dormire.

Si può puntare anche sull’aromaterapia: oli essenziali di lavanda o valeriana facilitano la creazione di una routine serale coerente e rilassante. La meditazione guidata è un altro valido alleato per chi vuole migliorare la qualità del sonno. Orari fissi per andare a letto? Funzionano, perché aiutano il corpo a “registrare” il momento del riposo e a consolidare il ritmo circadiano.

Bastano pochi minuti – magari dedicati alla respirazione controllata o a affermazioni positive – per “cambiare marcia” al cervello e accelerare l’addormentamento, migliorando la profondità del sonno. E poi, spegnere telefoni e schermi almeno mezz’ora prima di coricarsi: un’ottima abitudine. Evitare stimoli e mantenere una routine fatta di piccoli gesti reali – non promesse miracolose – è la chiave per dormire meglio.

Il risultato? Niente eroi o soluzioni lampo, ma semplici attenzioni quotidiane che, ripetute, spengono pian piano gli effetti dello stress e preparano mente e corpo per un vero riposo rigenerante. Stranamente, negli ultimi tempi sempre più persone riconoscono il valore reale di queste abitudini per migliorare il proprio benessere notturno.

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