La pianta da esterno ideale per l’inverno che resiste al freddo meglio di edera e lavanda

La pianta da esterno ideale per l’inverno che resiste al freddo meglio di edera e lavanda

Simona Ruspo

Dicembre 31, 2025

Quando l’inverno fa capolino, tante aree verdi cambiano volto: il colore si affievolisce, il giardino diventa spoglio e il freddo – spesso accompagnato dal gelo – lascia il segno. È normale che, in questa stagione, le piante rallentino o addirittura si fermino, entrando in uno stato di riposo vegetativo. Di conseguenza i giardini perdono parte del loro vigore. Ecco perché molti puntano su piante sempreverdi, come la lavanda o l’edera, per tenere un tocco di verde anche nei mesi più bui. Ma c’è una strada meno battuta, – dura a trovare nelle grandi città – che resiste al gelo e porta fiori tipici dell’inverno, trasformando gli spazi esterni in qualcosa di unico. Insomma, un’opzione interessante per chi non vuole rinunciare a un giardino vivace anche quando fa freddo.

Il brezo: un’idea diversa per il verde invernale

Il brezo, meglio conosciuto come erica, è un arbusto sempreverde originario delle zone umide e fredde del Nord Europa. A differenza di altre piante popolari durante l’inverno – pensiamo alla lavanda, che in questi mesi perde il suo splendore, o all’edera che rimane verde ma senza fioriture –, il brezo mantiene un aspetto decorativo davvero costante. Fiorisce proprio nei mesi più freddi, mostrando piccole corolle a campanella che variano dal bianco al rosa, dal viola a intensi rossi. Questi colori, specie se confrontati con il grigiore di molte altre specie, offrono un po’ di vivacità in più, soprattutto nelle zone dove la neve o il gelo coprono il terreno a lungo.

La pianta da esterno ideale per l’inverno che resiste al freddo meglio di edera e lavanda
Il tamarisco in fiore resiste al freddo e colora il giardino anche in inverno, superando edera e lavanda. – accademiaitalianadelcanto.it

Chi se ne occupa davvero – gli esperti di giardinaggio lo confermano – trova nel brezo la soluzione ideale per mantenere vivo il giardino anche quando il clima non è clemente. E non bisogna pensare solo a bordure o aiuole: la sua struttura cespugliosa e compatta permette di usarlo anche come coprisuolo, creando un vero e proprio tappeto floreale. Un vantaggio non da poco, se consideriamo che aiuta a contrastare l’erosione del suolo – fenomeno frequente nelle aree soggette a venti forti o piogge invernali intense – un dettaglio importante soprattutto nelle zone urbane e rurali con questi problemi.

Ma non è finita qui. Il brezo si adatta bene pure in vaso e si comporta bene su balconi e terrazzi esposti a temperature rigide. Spazia quindi su più fronti rispetto ai semplici sempreverdi, offrendo qualche possibilità in più anche per chi dispone di spazi ridotti.

Coltivare il brezo: praticità e resistenza al centro dell’attenzione

Coltivare il brezo non richiede chissà quali competenze, anche chi è alle prime armi può cavarsela facilmente. La pianta preferisce stare in posizioni con luce filtrata o mezz’ombra, perché il sole battente nelle ore più calde può danneggiarla. Così la pianta resta in salute tutto l’anno, senza subire inutili stress termici.

Il terreno invece? Deve essere acido e ben drenato. L’ideale – come spesso si fa – è un mix di terriccio acidofilo, torba e sabbia che impedisce i ristagni d’acqua, nemici dichiarati delle piante – fungine e non solo. Quel che segue è una coltivazione senza troppi problemi e destinata a durare.

L’irrigazione va calibrata in modo semplice: la pianta vuole il terreno sempre umido. Nei mesi gelidi, un’innaffiatura settimanale o ogni due settimane basta e avanza. D’estate, invece, si regola a seconda di caldo e pioggia. Una pianta che sa adattarsi, insomma, ecco perché è perfetta anche per chi ha poco tempo da dedicare al verde, specie in città.

Resiste anche a temperature rigide, fino a -15°C. Un bel vantaggio per chi vive in zone con inverni duri o bui, spesso un bel problema per tante altre piante. Poi, i fertilizzanti non servono chissà quanto durante il freddo. Va bene una spinta in più – magari con concimi specifici per acidofile – in primavera, per fioriture più abbondanti e piante più robuste: un dettaglio che – com’era prevedibile – non guasta nella stagione successiva.

In molte zone d’Italia, negli ultimi tempi, il brezo sta guadagnando popolarità. Specialmente dove il clima rende difficile tenere vive le piante tradizionali. Insomma, chi vuole un giardino elegante e funzionale, praticamente tutto l’anno, potrebbe avere finalmente una buona alternativa.

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